Dalla Sicilia sbarca a Roma all’età di 16 anni. Per vivere fa il cameriere, lo scaricatore di mobili, la comparsa. Lanciato da Pietro Germi nel 1962 in Divorzio all’italiana, diventa un grande protagonista della commedia all’italiana, inizia a essere identificato nella parte del maschio italiano seduttore. Attore versatile e trasformista si avvicina anche alla televisione. Celebre la frase volutamente sgrammaticata “mi viene che ridere” che ripete a non finire nei suoi varietà al fianco di Delia Scala e che diventa tormentone degli anni Settanta. Nel 2007 interpreta il principe Giacomo ne I viceré di Roberto Faenza e riceve la nomination al David come miglior attore protagonista. Negli anni ha spesso avuto problemi per le sue convinzioni politiche apertamente di destra. Negli ultimi anni ha vissuto una ritrovata popolarità anche grazie alla tv: Mio figlio, progetto ideato e fortemente voluto dallo stesso Buzzanca, che racconta di un padre poliziotto che fatica ad accettare un figlio gay. E ancora, Lo scandalo della banca romana e in ultimo Il restauratore, storia di un uomo al quale hanno ucciso la moglie e che si vendica ammazzando l’assassino. Nel corso della sua carriera ha ricevuto anche il diploma honoris causa in recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.

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